Le facciate in pietra si possono suddividere in due tipi: le pietre carbonatiche (marmo, calcare, tufo, travertino e arenaria) e a base silicea (granito, porfido, gneiss, quarziti).
Cosa può danneggiare le superfici in pietra
Nonostante la loro composizione chimica molto differente, questi due tipi di pietra (carbonatiche e silicee) risentono più o meno in ugual misura maniera degli stessi effetti negativi di piogge acide e smog.
Questi elementi dannosi possono corrodere lo strato più superficiale della pietra esponendola all’azione combinata di agenti chimici, sbalzi termici e fenomeni atmosferici.
Se si trascura la manutenzione periodica possono verificarsi fenomeni di degrado piuttosto gravi, come distacchi di interi blocchi di pietra.
Esiste poi il problema delle croste nere: formazioni scure che si concentrano al di sotto di elementi architettonici non raggiungibili dall’azione dilavante (e parzialmente detergente) dell’acqua piovana.
Queste formazioni se non rimosse periodicamente nel corso del tempo possono ispessirsi e indurirsi, rendendo sempre più difficile e oneroso qualsiasi intervento.